Roma 50-60 | Galleria d’Arte Marchetti | Turato Edizioni
Nella storia dell’arte del XX secolo a Roma, i due decenni ’50 e ’60 danno l’impressione di una fibrillazione creativa generalizzata, in cui il processo creativo-metamorfico-defigurativo descritto da Deleuze può essere percepito in tutta la sua drammatica vitalità.
S. Pegoraro, dal testo in catalogo Un’avventura fra immagine e materia: pensiero e ricerca nell’arte degli anni ’50 e ’60 a Roma
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“È indubbio che Roma abbia svolto un ruolo importante, se non addirittura primario, negli anni Sessanta, soprattutto come luogo di incontri a livello internazionale. Una situazione di fatto iniziata nella decade precedente, come ha ricordato in modo suggestivo Toti Scialoja: ‘In quegli anni Cinquanta Roma era capovolta e le cupole si trasformavano in grandi conche per riempirsi di spiriti e soffi che parevano venire da lontano…’.I veri ‘anni originali’ sono infatti anche da noi, come a Parigi e a New York, gli anni succeduti alla guerra, secondi solo alle auree prime due decadi, contenenti tutti i semi e i frutti dell’arte di questo secolo ormai alle soglie del suo compimento.”
L. Trucchi, L’alto prezzo della libertà, in “Il Giornale”, 20 gennaio 1991.
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