Tobia Ravà. Memorie d’infinito
Una dimensione spirituale che eleva l’essere umano
[…] Tobia Ravà ci parla di valori, principi etici e morali, di un mondo inclusivo e di un uomo riqualificato, di una dimensione spirituale in cui l’arte costruisce ed eleva l’essere umano.
Ha inventato così un suo universo originale fatto di lettere e numeri che vanno a posarsi su prati, alberi, boschi, ponti, architetture, dunque sia su elementi naturali che manufatti creati dall’uomo, nell’idea che l’essere umano debba farsi socio di Dio nella creazione e puntare all’armonia del tutto, soprattutto tra uomo-uomo e uomo-ambiente e altri esseri viventi. Analizzare o semplicemente contemplare le sue opere equivale a compiere un viaggio interiore, di sogni ed utopie. […] Da Memorie d’infinito. Una mostra diffusa di Tobia Ravà, testo in catalogo di Maria Luisa Trevisan
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Fluttuazioni del visibile. Fra immagine e figura
Rompere il regime mediatico delle immagini senza sensi e senza senso
Fluttuazioni del visibile. Fra immagine e figura. Catalogo della mostra: Galleria Marchetti, via Margutta 8, Roma. 25 gennaio – 9 marzo 2024, a cura di Silvia Pegoraro.
Franco Angeli
Bruno Ceccobelli
Mario Ceroli
Giacinto Cerone
Tano Festa
Luisa Gardini
Alberto Gianquinto
Giuseppe Maraniello
Achille Perilli
Mario Schifano
Giuseppe Spagnulo
Giulio Turcato
Il baco da seta. Storia, cultura, tradizioni e scienza
Nuova edizione del volume celebrativo edito in occasione del centenario della Stazione Bacologica Sperimentale di Padova. Dopo un decennio e tre anni dal suo esordio Il baco da seta. Storia, cultura, tradizioni e scienza, testimonianza e documento delle preziose collezioni seriche, si rigenera in una riedizione celebrativa. Questa non è solo un omaggio al centesimo anniversario della posa della prima pietra della Stazione Bacologica Sperimentale, ma è anche il riconoscimento della duratura efficacia di un modello innovativo che ha sapientemente combinato un centro di divulgazione museale a un ente di ricerca di eccellenza.
Organi e organari nel Veneto
Un patrimonio organario sorprendente di grande tradizione
Alberto Sabatini. Organi e organari nel Veneto tra XVIII e XXI secolo. Uno studio frutto di tre lustri di intense ricerche, svolte direttamente “sul campo” e in sede archivistica, attingendo soprattutto all’ingente corpus documentario storico inedito, custodito presso l’archivio privato dell’autore, donato allo stesso dagli ultimi esponenti di quattro storiche ditte organarie padovane.
Costituisce una capillare e sistematica ricognizione dell’immenso patrimonio organario della Diocesi di Padova. Il lavoro qui presentato, che per comprensibili esigenze editoriali non ha la pretesa di essere esaustivo, vuole rappresentare una sorta di catalogo d’arte della Diocesi di Padova: una circoscrizione vescovile che, sin dal Barocco, è stata la culla dell’arte organaria veneta e terra d’origine di organari di vaglia.
Notargiacomo-Asdrubali. Dittico
Catalogo della mostra. Galleria d'Arte Marchetti
Notargiacomo-Asdrubali. Dittico. Catalogo della mostra: Galleria Marchetti, via Margutta 8, Roma. 27 aprile – 24 giugno 2023, a cura di Silvia Pegoraro.
Ferrariæ Decus n. 35
Edizione speciale con supplemento monografico
Ferrariae Decus 35 | + Supplemento monografico
In 2 volumi una esaustiva indagine sul complesso epigrafico degli Statuti del 1173.
Lucia Romanelli. Opere 1971-2021
Accenni di leggerezza e di forme
Lucia Romanelli. Opere 1971-2021. […] Si tratta spesso di esili immersioni spaziali, di accenni di forme convocate a dar vita a monumenti minimi in cui i materiali si librano in sorridenti ironie, in negazioni più che in affermazioni di volumetrie stereometriche. È una fase del lavoro dell’artista nella quale il rigore della ricerca si sposa alla dimensione ludica: la leggerezza di Melotti accostata ai trompe-l’œil di Munari. La solidità di uno zoccolo si sfrangia nella levità di un minuscolo vessillo dorato oppure si fa artiglio oppure asta o pennone o ala di carta. Ma cambiando il punto di vista ecco una merlatura, un graffito, una nuvola o un ricciolo. […]
Giandomenico Romanelli
Roma 50-60. Un’avventura fra immagine e materia
Due decadi di semi e di frutti
Catalogo della mostra. Galleria Marchetti, via Margutta 8, Roma. Dal 9 giugno – 28 luglio 2022, a cura di Silvia Pegoraro. Un percorso attraverso opere realizzate negli anni ’50 e ’60 da 25 artisti attivi a Roma in quei due intensissimi decenni della vita socio-culturale italiana, artisti di diverse generazioni, rappresentativi di diverse tendenze stilistiche e tipologie di lavoro: gli sviluppi della Scuola Romana (Giovanni Omiccioli, Carlo Quaglia, Antonietta Raphaël, Giovanni Stradone, Alberto Ziveri); gli sviluppi dell’astrattismo di Forma 1, e altre esperienze di ricerca sull’astrazione (Carla Accardi, Luigi Boille, Piero Dorazio, Gastone Novelli, Achille Perilli, Mimmo Rotella, Piero Sadun, Antonio Sanfilippo, Giulio Turcato); il realismo, tra espressionismo e impegno sociale (Ugo Attardi, Giovanni Checchi, Mino Maccari, Marcello Muccini, Renzo Vespignani); la versione romana della Pop Art (Franco Angeli, Mario Ceroli, Tano Festa, Renato Mambor, Mario Schifano, Cesare Tacchi).
Divine armonie. Il Rinascimento in Tobia Ravà
Segni esoterici e mistici fra chiostri, portici e chiese
Divine armonie. Il Rinascimento in Tobia Ravà. I livelli di lettura delle opere di Tobia Ravà sono più d’uno e certamente uno di questi è quello che si lega alla sapienza e alla cultura ebraica. Gli alberi delle sue opere che poggiano su numeri e lettere illustrano diversi concetti, come se fossero scritti su fogli di carta, dentro libri e volumi che sono divenuti forzieri delle conoscenze dell’uomo. Libri costruiti con quella corteccia di tronchi leggeri che appaiono simili a boschi di betulle in lontananza, alti quasi a toccare il cielo in uno slancio verso l’ignoto. Alberi che si aprono verso la Luce che si individua, quasi difficile ad emergere. Quei segni e quei numeri sono pietre dentro il quadro dove si conserva l’affabulazione, il narrare dell’essere umano sulla Terra che per continuare a creare ha bisogno di esistere. […] Da Arte come “auxilium”, testo in catalogo di Patrizia Lazzarin
Giulio Turcato. Colori mai visti
Il colore come innesco di creatività e conoscenza
Catalogo della mostra. Galleria Marchetti, via Margutta 8, Roma. Dal 15 aprile al 17 giugno 2021, a cura di Silvia Pegoraro.
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Il bagaglio leggero di un viaggiatore a caccia di arcobaleni. Un perfetto connubio di dati scientifici, psicologici e poetici caratterizza tutta l’opera di Turcato. La capacità di conciliare valori strutturali-cromatici e valori percettivi-emotivi del colore è al servizio della sua poetica di viaggiatore a caccia di arcobaleni: un’espressione che forse rende il senso di ricerca indefessa, di attenzione infinita, di acutissima tensione emotiva e di dedizione assoluta di un grande artista nei confronti di quell’entità assolutamente evidente, eppure irriducibilmente enigmatica che è il colore. […]
– Silvia Pegoraro, dal testo critico in catalogo
Scritture del tempo. Santina Ricupero
Suggestioni di luoghi e radici
Il tempo ha scritto la sua storia su muri screpolati, foto scolorite e mutevoli forme dell’architettura, nelle pietre corrose e nelle incisioni quasi cancellate. La forza della natura e della vita si fa spazio in piccole fessure di una tomba e di basamenti sconnessi, con fiori e piante talora di incredibile bellezza. S.R.
In volo con la farfalla monarca. Enzo Moretto
L'affascinante mistero di chi ritorna dove non è mai stato
In volo con la farfalla monarca. Enzo Moretto […] La farfalla monarca oggi è certamente un simbolo e rappresenta lo stereotipo della farfalla. Non per questo la si conosce abbastanza. Sarà quindi una sorpresa scoprire quanto ha ancora da raccontare, capace come poche di trasportarvi in volo in lunghi pellegrinaggi silenziosi, utilizzando solo le energie messe in moto dai raggi del sole, dal vento e dai fiori, e di aggregarsi in masse immense per giocarsi tutto in un grande ricongiungimento con il pianeta. Enzo Moretto, entomologo, dall’introduzione al volume.