Locandine A3+ . Insuperabili
L'offerta che non si può rifiutare
Locandine A3+ . Insuperabili. Quantità da 50 a 100 copie per ottimizzare tutti i costi, dalla stampa alla spedizione. Formati variabili da A3 a 32×46, il costo rimane invariato. Da 22 a 29 euro + iva, con la spedizione gratuita se utilizzi il codice promozionale a8mqx8au al carrello.
Volantini 10×21 . Insuperabili
L'offerta che non si può rifiutare
Volantini 10×21. Insuperabili. In quantità da 250 a 1000 copie per ottimizzare tutti i costi, dalla stampa alla spedizione. Carta spessa da 250 gr. che lo rende interessante anche come invito. Da 37 a 59 euro + iva, con la spedizione gratuita se utilizzi il codice promozionale a8mqx8au al carrello.
Volantini A4 . Insuperabili
L'offerta che non si può rifiutare
Volantini A4. Insuperabili. in quantità da 250 a 1000 copie per ottimizzare tutti i costi, dalla stampa alla spedizione. Da 37 a 59 euro + iva, con la spedizione gratuita se utilizzi il codice promozionale a8mqx8au al carrello. Il volantino è sempre uno strumento di marketing efficace per promuovere un prodotto o un servizio. Necessario se il budget è limitato.
Volantini A5 . Insuperabili
L'offerta che non si può rifiutare
Volantini A5 . Insuperabili. in quantità da 500 a 2000 copie per ottimizzare tutti i costi, dalla stampa alla spedizione. Da 37 a 59 euro + iva, con la spedizione gratuita se utilizzi il codice promozionale a8mqx8au al carrello. Il volantino è sempre uno strumento di marketing efficace per promuovere un prodotto o un servizio. Necessario se il budget è limitato.
Tobia Ravà. Memorie d’infinito
Una dimensione spirituale che eleva l’essere umano
[…] Tobia Ravà ci parla di valori, principi etici e morali, di un mondo inclusivo e di un uomo riqualificato, di una dimensione spirituale in cui l’arte costruisce ed eleva l’essere umano.
Ha inventato così un suo universo originale fatto di lettere e numeri che vanno a posarsi su prati, alberi, boschi, ponti, architetture, dunque sia su elementi naturali che manufatti creati dall’uomo, nell’idea che l’essere umano debba farsi socio di Dio nella creazione e puntare all’armonia del tutto, soprattutto tra uomo-uomo e uomo-ambiente e altri esseri viventi. Analizzare o semplicemente contemplare le sue opere equivale a compiere un viaggio interiore, di sogni ed utopie. […] Da Memorie d’infinito. Una mostra diffusa di Tobia Ravà, testo in catalogo di Maria Luisa Trevisan
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Sette croste. Gianluca Fonsato
Un viaggio come metafora di dissolvenza
Sette Croste, l’oblio del pane è un libro-diario che racconta tre viaggi che avvengono in tre dimensioni diverse: il viaggio fisico di Maria narrato in sette poesie; il viaggio valoriale del pane dal passato al presente, rappresentato da quattordici foto a volte sublimi, altre inquietanti; e infine il viaggio alchemico di trasformazione dell’amido, che parte dal sole e arriva al pane, disegnato sette tavole ideate da Gianluca Fonsato. Tutti e tre questi viaggi si completano, ciascuno a loro modo, nell’oblio: l’oblio di Maria nella città sconosciuta e inconoscibile; l’oblio dei valori accantonati al venir meno della fame; l’oblio dell’amido, dentro al lievitato, isolato dai grassi e fuso agli zuccheri, che nutre menti sempre più efficienti e corpi sempre più pesanti.
Roma 50-60. Un’avventura fra immagine e materia
Due decadi di semi e di frutti
Catalogo della mostra. Galleria Marchetti, via Margutta 8, Roma. Dal 9 giugno – 28 luglio 2022, a cura di Silvia Pegoraro. Un percorso attraverso opere realizzate negli anni ’50 e ’60 da 25 artisti attivi a Roma in quei due intensissimi decenni della vita socio-culturale italiana, artisti di diverse generazioni, rappresentativi di diverse tendenze stilistiche e tipologie di lavoro: gli sviluppi della Scuola Romana (Giovanni Omiccioli, Carlo Quaglia, Antonietta Raphaël, Giovanni Stradone, Alberto Ziveri); gli sviluppi dell’astrattismo di Forma 1, e altre esperienze di ricerca sull’astrazione (Carla Accardi, Luigi Boille, Piero Dorazio, Gastone Novelli, Achille Perilli, Mimmo Rotella, Piero Sadun, Antonio Sanfilippo, Giulio Turcato); il realismo, tra espressionismo e impegno sociale (Ugo Attardi, Giovanni Checchi, Mino Maccari, Marcello Muccini, Renzo Vespignani); la versione romana della Pop Art (Franco Angeli, Mario Ceroli, Tano Festa, Renato Mambor, Mario Schifano, Cesare Tacchi).
Divine armonie. Il Rinascimento in Tobia Ravà
Segni esoterici e mistici fra chiostri, portici e chiese
Divine armonie. Il Rinascimento in Tobia Ravà. I livelli di lettura delle opere di Tobia Ravà sono più d’uno e certamente uno di questi è quello che si lega alla sapienza e alla cultura ebraica. Gli alberi delle sue opere che poggiano su numeri e lettere illustrano diversi concetti, come se fossero scritti su fogli di carta, dentro libri e volumi che sono divenuti forzieri delle conoscenze dell’uomo. Libri costruiti con quella corteccia di tronchi leggeri che appaiono simili a boschi di betulle in lontananza, alti quasi a toccare il cielo in uno slancio verso l’ignoto. Alberi che si aprono verso la Luce che si individua, quasi difficile ad emergere. Quei segni e quei numeri sono pietre dentro il quadro dove si conserva l’affabulazione, il narrare dell’essere umano sulla Terra che per continuare a creare ha bisogno di esistere. […] Da Arte come “auxilium”, testo in catalogo di Patrizia Lazzarin
Giulio Turcato. Colori mai visti
Il colore come innesco di creatività e conoscenza
Catalogo della mostra. Galleria Marchetti, via Margutta 8, Roma. Dal 15 aprile al 17 giugno 2021, a cura di Silvia Pegoraro.
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Il bagaglio leggero di un viaggiatore a caccia di arcobaleni. Un perfetto connubio di dati scientifici, psicologici e poetici caratterizza tutta l’opera di Turcato. La capacità di conciliare valori strutturali-cromatici e valori percettivi-emotivi del colore è al servizio della sua poetica di viaggiatore a caccia di arcobaleni: un’espressione che forse rende il senso di ricerca indefessa, di attenzione infinita, di acutissima tensione emotiva e di dedizione assoluta di un grande artista nei confronti di quell’entità assolutamente evidente, eppure irriducibilmente enigmatica che è il colore. […]
– Silvia Pegoraro, dal testo critico in catalogo
Scritture del tempo. Santina Ricupero
Suggestioni di luoghi e radici
Il tempo ha scritto la sua storia su muri screpolati, foto scolorite e mutevoli forme dell’architettura, nelle pietre corrose e nelle incisioni quasi cancellate. La forza della natura e della vita si fa spazio in piccole fessure di una tomba e di basamenti sconnessi, con fiori e piante talora di incredibile bellezza. S.R.