calmadimare | venti per ali sensibili

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Sette croste. Gianluca Fonsato

Un viaggio come metafora di dissolvenza

39,00 

Sette Croste, l’oblio del pane è un libro-diario che racconta tre viaggi che avvengono in tre dimensioni diverse: il viaggio fisico di Maria narrato in sette poesie; il viaggio valoriale del pane dal passato al presente, rappresentato da quattordici foto a volte sublimi, altre inquietanti; e infine il viaggio alchemico di trasformazione dell’amido, che parte dal sole e arriva al pane, disegnato sette tavole ideate da Gianluca Fonsato. Tutti e tre questi viaggi si completano, ciascuno a loro modo, nell’oblio: l’oblio di Maria nella città sconosciuta e inconoscibile; l’oblio dei valori accantonati al venir meno della fame; l’oblio dell’amido, dentro al lievitato, isolato dai grassi e fuso agli zuccheri, che nutre menti sempre più efficienti e corpi sempre più pesanti.

 

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Roma 50-60. Un’avventura fra immagine e materia

Due decadi di semi e di frutti

25,00 

Catalogo della mostra. Galleria Marchetti, via Margutta 8, Roma. Dal 9 giugno – 28 luglio 2022, a cura di Silvia Pegoraro. Un percorso attraverso opere realizzate negli anni ’50 e ’60 da 25 artisti attivi a Roma in quei due intensissimi decenni della vita socio-culturale italiana, artisti di diverse generazioni, rappresentativi di diverse tendenze stilistiche e tipologie di lavoro: gli sviluppi della Scuola Romana (Giovanni Omiccioli, Carlo Quaglia, Antonietta Raphaël, Giovanni Stradone, Alberto Ziveri); gli sviluppi dell’astrattismo di Forma 1, e altre esperienze di ricerca sull’astrazione (Carla Accardi, Luigi Boille, Piero Dorazio, Gastone Novelli, Achille Perilli, Mimmo Rotella, Piero Sadun, Antonio Sanfilippo, Giulio Turcato); il realismo, tra espressionismo e impegno sociale (Ugo Attardi, Giovanni Checchi, Mino Maccari, Marcello Muccini, Renzo Vespignani); la versione romana della Pop Art (Franco Angeli, Mario Ceroli, Tano Festa, Renato Mambor, Mario Schifano, Cesare Tacchi).

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Divine armonie. Il Rinascimento in Tobia Ravà

Segni esoterici e mistici fra chiostri, portici e chiese

20,00 

Divine armonie. Il Rinascimento in Tobia Ravà. I livelli di lettura delle opere di Tobia Ravà sono più d’uno e certamente uno di questi è quello che si lega alla sapienza e alla cultura ebraica. Gli alberi delle sue opere che poggiano su numeri e lettere illustrano diversi concetti, come se fossero scritti su fogli di carta, dentro libri e volumi che sono divenuti forzieri delle conoscenze dell’uomo. Libri costruiti con quella corteccia di tronchi leggeri che appaiono simili a boschi di betulle in lontananza, alti quasi a toccare il cielo in uno slancio verso l’ignoto. Alberi che si aprono verso la Luce che si individua, quasi difficile ad emergere. Quei segni e quei numeri sono pietre dentro il quadro dove si conserva l’affabulazione, il narrare dell’essere umano sulla Terra che per continuare a creare ha bisogno di esistere. […] Da Arte come “auxilium”, testo in catalogo di Patrizia Lazzarin

Giulio Turcato Colori mai visti galleria marchetti

Giulio Turcato. Colori mai visti

Il colore come innesco di creatività e conoscenza

25,00 

Catalogo della mostra. Galleria Marchetti, via Margutta 8, Roma. Dal 15 aprile al 17 giugno 2021, a cura di Silvia Pegoraro.

***

Il bagaglio leggero di un viaggiatore a caccia di arcobaleni. Un perfetto connubio di dati scientifici, psicologici e poetici caratterizza tutta l’opera di Turcato. La capacità di conciliare valori strutturali-cromatici e valori percettivi-emotivi del colore è al servizio della sua poetica di viaggiatore a caccia di arcobaleni: un’espressione che forse rende il senso di ricerca indefessa, di attenzione infinita, di acutissima tensione emotiva e di dedizione assoluta di un grande artista nei confronti di quell’entità assolutamente evidente, eppure irriducibilmente enigmatica che è il colore. […]

– Silvia Pegoraro, dal testo critico in catalogo

 

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Il lato oscuro della crusca. Gianluca Fonsato

39,00 

Il lato oscuro della crusca. Gianluca Fonsato. Pane, pizza in teglia, focaccia dolce, mantovana, pizza in pala alla romana, ciabatta, pizza a lievitazione naturale, pagnotta, focaccia oscura, pan biscotto, grissini, piadina. In Il lato oscuro della crusca Gianluca Fonsato ci aiuta ad apprezzare i prodotti della panificazione che conosciamo bene e che sono alla base della nostra alimentazione: spesso ignoriamo quanta storia, culture e saperi possano nascondere, sia pur attraverso la combinazione di elementi semplici: farina, lievito, acqua e sale. Il lato oscuro della crusca. L’alchimia dell’arte bianca di Gianluca Fonsato è un manuale che insegna a manipolare i quattro elementi (acqua, terra, fuoco, aria) e a diventare un alchimista dell’arte bianca. È un ricettario che muove dalle formulazioni preziose, frutto di esperienza e osservazione, e dalla conoscenza storica, culturale e professionale. Formule, ricette complete, metodi, guide pratiche, consigli e trucchi: nulla è nascosto, neanche i “segreti” che i professionisti custodiscono più gelosamente.

Di Gianluca Fonsato, su staging.calmadimare.it, puoi trovare anche Sette croste.

Scritture del tempo. Santina RicuperoScritture del tempo. Santina Ricupero canicattini cimitero

Scritture del tempo. Santina Ricupero

Suggestioni di luoghi e radici

15,00 

Il tempo ha scritto la sua storia su muri screpolati, foto scolorite e mutevoli forme dell’architettura, nelle pietre corrose e nelle incisioni quasi cancellate. La forza della natura e della vita si fa spazio in piccole fessure di una tomba e di basamenti sconnessi, con fiori e piante talora di incredibile bellezza. S.R.

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In volo con la farfalla monarca. Enzo Moretto

L'affascinante mistero di chi ritorna dove non è mai stato

20,00 

In volo con la farfalla monarca. Enzo Moretto […] La farfalla monarca oggi è certamente un simbolo e rappresenta lo stereotipo della farfalla. Non per questo la si conosce abbastanza. Sarà quindi una sorpresa scoprire quanto ha ancora da raccontare, capace come poche di trasportarvi in volo in lunghi pellegrinaggi silenziosi, utilizzando solo le energie messe in moto dai raggi del sole, dal vento e dai fiori, e di aggregarsi in masse immense per giocarsi tutto in un grande ricongiungimento con il pianeta. Enzo Moretto, entomologo, dall’introduzione al volume.

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Ferrariæ Decus n. 34 . In ricordo di Renzo Ravaioli

Con supplemento monografico

20,00 

Ferrariæ Decus n. 34 . In ricordo di Renzo Ravaioli. Supplemento monografico. In 2 volumi un ricco compendio di saggi che abbracciano epoche e argomenti diversi accomunati dal fil rouge del protagonismo di Ferrara e del ferrarese.

Un supplemento alle ricerche di Laura Graziani Secchieri risponde alla volontà di offrire a lettori e studiosi in un corpus organico l’esito di ricerche che da anni l’autrice, infaticabile perlustratrice di archivi, conduce. L’intento di Spazi urbani liminali di marginalità nella Ferrara di età tardo medievale e primo moderna, che esplora in particolare gli spazi riservati al meretricio controllato, alle lavorazioni inquinanti e ai cimiteri ebraici, è dichiarato dalla stessa Graziani Secchieri in apertura del suo lavoro: “pur essendo la matrice da cui prendono avvio queste riflessioni, la marginalità e l’emarginazione degli individui non sono il cuore di questa proposta che si incentra sull’analisi urbanistica e costruttiva delle aree liminali della città [di Ferrara]. L’inquadramento giuridico e spaziale iniziale su cui si fonda questo studio prende forma dagli Statuti del 1287, che permettono di definire quali fossero le attività proibite e ritenute più pericolose per l’ordine interno”. […] Dall’editoriale introduttivo di Michele Pastore, Marialucia Menegatti.

Tobia Ravà Algoritmi trascendentali Fondazione Bevilacqua La Masa Venezia CopertinaTobia Ravà Algoritmi trascendentali Fondazione Bevilacqua La Masa Venezia bosco di vino

Tobia Ravà. Algoritmi trascendentali

La potenza evocativa del segno attraverso i secoli e le culture

30,00 

Gli algoritmi sono dappertutto, così come diceva Pitagora che tutto è numero. Essi sembrano essere insostituibili ed in grado di risolvere qualsiasi problema. A partire dal 1996 Tobia Ravà ha cominciato ad inserire nelle sue opere cifre alfanumeriche derivate dall’alfabeto ebraico, con una logica che nel corso degli anni si è fatta sempre più stringente. In questa mostra propone i suoi lavori come percorsi algoritmici in cui qualsiasi elemento – anche nell’ambito del trascendente – è legato da una logica di senso attraverso la ghematrià (permutazione lettera-numero) ed i concetti base della kabbalah (“ricezione”, tradizione mistica del pensiero ebraico).
L’artista è riuscito ad operare una mirabile sintesi del suo percorso esistenziale, artistico e culturale tra simbolismo, surrealismo, forme elettromorfe, graffitismo e grafismo, creando un genere nuovo che possiamo definire concettualismo estetico, in quanto alla logica serrata dei percorsi ghematrici e dei diversi livelli di lettura dell’opera, si aggiunge l’aspetto accattivante delle forme e dei colori. Nei suoi lavori ritroviamo Venezia, la sua città, la cultura ebraica, e quella mitteleuropea assorbita da parte materna (con la letteratura e la musica), ma anche la matematica da parte paterna (i nonni, padre e tre zii ingegneri), e la semiotica appresa all’Università di Bologna da Umberto Eco e Omar Calabrese. […]

Da Algoritmi trascendentali, testo in catalogo di Maria Luisa Trevisan

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Franco Angeli. Il velo di Maya

Il velo come pluralità di piani e relazioni

20,00 

Catalogo della mostra.  Galleria Marchetti, via Margutta 8, Roma. Dal 20 novembre 2018 al 18 gennaio 2019.

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Ottorino De Lucchi. La chiara visione

La sublimazione della scienza nell'arte

20,00 
Questa non è una pittura che commuove; è una pittura che consola, come capita dopo una notte insonne quando, dalle persiane socchiuse, passa un filo di luce per dirti che l’alba è arrivata. E in questa notte che stiamo vivendo, anche la speranza di un’alba che sfiora il cuscino, rappresenta il miraggio di una resurrezione.
Non so se sia più importante il dire o il non dire. Ma se l’arte è comunicazione è bene che il dire sia fatto di realtà e non di aforismi; è bene che il linguaggio sia comprensibile e la scrittura chiara. Parlando, gridando o cantando, la parola, il grido o il canto devono passare come l’acqua del torrente sui sassi che sporgono, per riceverne la frescura.
Canti pacati di silenziosa attenzione, testo in catalogo di Giorgio Scalco

***

Ottorino De Lucchi

La chiara visione
Galleria d’Arte Nino Sindoni, Asiago (VI)
7 dicembre 2018 – 7 gennaio 2019

Mostra a cura di Nino Sindoni

Organizzazione di Alessandra Sindoni

Catalogo a cura di Alberto Buffetti

Testi di Enrico Facco e Giorgio Scalco

Poesia di Alberto Buffetti

Grafiche Turato edizioni

 

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Ferrariæ Decus n. 33

Omaggio a Biagio Rossetti

20,00 

Ferrariae Decus 33 | «Grande così quanto forse ignorato»: omaggio a Biagio Rossetti
Biagio Rossetti, da apprendista a maestro muratore. Un omaggio in occasione delle celebrazioni nel cinquecentenario della morte.

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