Il segno di Boille, svolgendosi e modulandosi come pura frase pittorica, realizza e comunica uno stato dell’essere, di immunità o distacco o contemplazione.
–Giulio Carlo Argan
Luigi Boille. Luoghi di luce, scrittura del silenzio. Luigi Boille è nato a Pordenone nel 1926. Terminati gli studi romani (diploma di Belle Arti e laurea in Architettura), nel 1950 si stabilisce a Parigi. Dopo le prime mostre, nella storica galleria Facchetti nel 1954 e la prima personale alla galleria Lucien Durand nel 1955, entra in contatto con Pierre Restany, che lo avvicina al gruppo della Jeune École de Paris, con la quale espone in numerose collettive tra cui Nuove tendenze dell’Arte italiana, alla Rome/New York Art Foundation di Roma (1958). Conosce il celebre critico Michel Tapié che lo inserisce attivamente nel vivace clima culturale della capitale francese, nell’équipe della galle-ria Stadler, nelle grandi mostre in Europa e in Giappone con il gruppo Gutai. In Italia nel 1957 espone nelle gallerie di Carlo Cardazzo a Roma e Milano. Nel 1964, su invito del curatore Lawrence Alloway, Boille rappresenta l’Italia al Guggenheim International Award di New York, insieme a Capo-grossi, Castellani e Fontana.
Nel 1965, tornato a Roma, partecipa alla Quadriennale e nel 1966 espone cinque grandi opere alla XXXIII Biennale di Venezia, dove ritornerà nel 2011.
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