Scritture del tempo. Santina Ricupero
Suggestioni di luoghi e radici
Il tempo ha scritto la sua storia su muri screpolati, foto scolorite e mutevoli forme dell’architettura, nelle pietre corrose e nelle incisioni quasi cancellate. La forza della natura e della vita si fa spazio in piccole fessure di una tomba e di basamenti sconnessi, con fiori e piante talora di incredibile bellezza. S.R.
My New York. Giovanni Umicini
Il Maestro della Street Photography nella città "Mondo"
My New York. Giovanni Umicini. L’ultima opera editoriale di Giovanni Umicini prima della scomparsa. Un diario fotografico in grande formato del maestro della Street Photography. Ritratto in Polaroid della New York del 1985, scelta estrema e difficile. Con un testo introduttivo appassionato di Paolo Coltro in italiano e inglese.
Venti di Jazz. I 20 anni del PJF
Nei volti dei protagonisti
Venti di Jazz | i 20 anni del Padova Jazz Festival nei volti dei suoi protagonisti
Catalogo della mostra. Padova, Scuderie di Palazzo Moroni. 13 ottobre – 19 novembre 2017
Il Giappone di Fosco Maraini
Uno spirito aperto senza bandiere
Il Giappone di Fosco Maraini
Immagini, appunti, progetti
Fondazione Cominelli
Cisano di San Felice del Benaco
30 luglio – 2 ottobre 2016
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“Trent’anni di studio amorevole del Giappone, del suo popolo, della sua lingua e della sua cultura sono stati una progressiva scoperta dell’unità e della continuità che sussistono sotto una superficie di confusione e mutamento”. Così scrive Fosco Maraini nel 1971, nella prefazione a Japan. Patterns of continuity (tradotto in italiano nel 2006 col titolo Giappone Mandala).
Le affinità spirituali tra il grande etnologo e orientalista fiorentino e quel lontano Paese, che proprio Maraini contribuì in modo determinante a far conoscere all’Occidente, emergono in questo catalogo nelle testimonianze delle figlie Dacia e Toni, della nipote Yoi e della seconda moglie, Mieko Namiki Maraini. […]
Lo specchio del cervello . Perfetti-Chiappin
La scienza di Carlo Perfetti, l'arte di Silvano Chiappin
Carlo Perfetti, Silvano Chiappin | Lo specchio del cervello
“Questo libro di scienza, piccolo e bello, rimarrà a lungo nella memoria come la testimonianza di un pensiero scientifico innovativo del prof. Perfetti: la mano come la mente. Il fotografo Silvano Chiappin è riuscito a fissare nelle immagini il profondo senso di quest’idea. […]
Shozo Miyamoto
Associazione Giapponese per gli Studi di Esercizio Terapeutico Conoscitivo
N.B.: una sola copia disponibile, con copertina morbida
Na God. A. Esiebo e A. Butticci
Aestetics of African Charismatic Power
Na God. A. Esiebo e A. Butticci. Na God is an expression in West African Pidgin English that means ‘It’s God!’ When people unexpectedly hear good news, experience a miracle, receive a gift, or when something right or remarkable happens, that is when we might hear Nigerians and Ghanaians say ‘Na God.’ The expression is much more than a mere exclamation; it is part of a way of experiencing the world, acknowledging the presence of supernatural powers, and communicating and mediating experiences of daily living. Na God is part of the aesthetics with which African Pentecostals reiterate their link with God and with their community, and within it contains a piece of the story of Nigerian and Ghanaian Pentecostalism and their way of navigating and responding to colonial inheritances of language and religion. _Annalisa Butticci
Il fascino discreto della stereoscopia
Il Museo del Precinema alle origini della tridimensionalità
La stereoscopia, conosciuta anche come la tecnica per creare immagini tridimensionali, affonda le sue radici nella seconda metà del Cinquecento. Tuttavia, è solo all’inizio del XIX secolo che questa tecnica comincia a prendere forma concreta. Fu lo scienziato inglese Charles Wheatstone a brevettare il primo stereoscopio a specchi. Utilizzando una coppia di disegni riflessi da due specchi, Wheatstone riuscì a creare una visione tridimensionale. Nonostante l’innovazione, il dispositivo non ottenne un grande successo iniziale a causa della sua complessità e ingombro.
Il teatro d’ombre a Parigi (1886 – 1914)
Museo del Precinema, Padova
Preziosa testimonianza della mostra dedicata al Teatro d’Ombre Francesi e della collezione di ombre donate alla Collezione Minici Zotti, ricca di quinte, lanterne, scene dipinte, e 70 sagome di zinco intagliate a mano, risalenti alla fine dell’800, quando Parigi impazziva per gli spettacoli d’ombre del celebre cabaret Le Chat Noir di Rodolphe Salis, frequentato da artisti e bohemien e destinato a dominare per un ventennio la scena culturale parigina.
PhotoGraphicPedia. Angelo Maggi
Fotografia, grafica e arte contemporanea
PhotoGraphicPedia. Angelo Maggi. Un escursus enciclopedico tra arte e fotografia ottocentesca, fra tecnica, tecnologia e fonti iconografiche, alla ricerca dei nuovi codici visivi nati dopo il 1839, grazie all’invenzione di Daguerre, assimilati in seguito anche dai protagonisti della grafica del XX secolo.
352 pagine illustrate a colori, stampate ad arte su carta patinata di pregio, rilegate in brossura cucita con alette.