Divine armonie. Il Rinascimento in Tobia Ravà | Grafiche Turato Edizioni
[…] si rimane colpiti dalle texture alfa-numeriche che ricoprono paesaggi, animali e architetture. Ogni opera, grazie a questo reticolato di numeri e lettere ebraiche può essere letta in rapporto alla ghematrià (“gimatreya”), dal momento che le cifre sono alfa-numeriche, e alla kabbalah, che l’artista studia meticolosamente prima della stesura sulla superficie dell’opera. Per questo potrebbe essere definito un concettualista estetico in quanto vi è elucubrazione ma anche sollecitazione dei sensi e – come afferma l’artista – non è necessario decriptare ogni parola, si può godere semplicemente dell’immagine e dei colori, l’importante è che l’opera crei empatia, attrazione e coinvolgimento. E direi che in questo ci riesce molto bene. Analizzare o semplicemente contemplare le sue opere è intraprendere un viaggio interiore, di sogni e utopie. L’artista con le sue opere cerca di recuperare i valori legati alla bellezza e al rispetto dell’ambiente, ma anche alla storia e a tutto ciò che l’uomo ha prodotto come risultato di conoscenze e saperi. Egli continua a lavorare incessantemente sui legami tra numeri e parole, tra valori numerici presenti nella sequenza del matematico pisano ed i concetti base della Kabbalah per dare alla storia, alla società e mondo intero qualcosa che rimarrà per sempre. […]
Da … Et in Acelum ego … Tobia Ravà “dominus Aceli”, testo in catalogo di Maria Luisa Trevisan
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Già da metà degli anni novanta ripresi in mano, anche nella mia ricerca artistica, quel percorso della lingua ebraica che viene chiamato ghematrià, ovvero la corrispondenza tra lettera e numero delle parole ebraiche che fanno del testo biblico anche un testo matematico. Ciò avvenne in maniera consequenziale al fatto di essermi accostato alla Kabbalah Luriana, caldamente consigliata per la mia ricerca dallo stesso Umberto Eco, con il quale avevo svolto parte della mia tesi di laurea sull’interdizione visiva.
Le ventidue lettere dell’alfabeto ebraico corrispondono ad altrettanti numeri, le prime nove alle unità poi le decine e le ultime 4 alle prime centinaia, spesso vengono accostate anche le lettere finali che in quattro casi si scrivono in modo diverso e si possono calcolare come diversi valori.
È incredibile ma è tangibile come la ghematrià faccia parte di un percorso sia esoterico che essoterico e pur facendo anche parte della Kabbalah quindi dell’ermeneutica mistica abbia determinato nei secoli un percorso estremamente razionale, la conoscenza del quale ha portato fisici, matematici e scienziati di ogni specie ad avere una marcia in più nelle loro ricerche. Ben distante dalla numerologia occidentale che si ferma a valori bassi e che non ha un percorso razionale logico e linguistico.
Come la Kabbalah Luriana ci ha portato dalla teoria del Zim Tzum alla teoria del Big Bang, come le ricerche di Newton si sono sviluppate per anni a cavallo tra fisica ed ermeneutica mistica attraverso la ricerca dei modelli matematici che regolano la natura, così Alan Turing scopre il codice segreto tedesco (Ultra) attraverso un procedimento cabalistico di permutazione: TZERUF, che viene applicato sul primo rudimentale computer (Enigma). La ghematrià è un potente sistema di interpretazione del testo biblico attraverso un percorso di equazioni ovvero ogni parola può essere scoperta ed interpretata attraverso altre parole che hanno lo stesso valore numerico. Le parole hanno un loro valore oggettivo ed eterno ed è per questo che sostanzialmente l’ebraico è immutato nei secoli e nei diversi contesti geografici. Secondo la tradizione mistica Dio creò il mondo attraverso la parola ed essa stessa diventa il soggetto creato con un valore matematico che la determina empiricamente. Nel ˝Sefer Yetzirà˝ le lettere sono pietre e le parole sono appunto gli elementi strutturali di edificazione dell’universo. Ogni parola è composta da lettere che rappresentano delle forze vettoriali quindi ogni parola ha un impatto specifico a seconda del valore diversificato.
Da Algoritmi trascendentali, testo in catalogo di Tobia Ravà
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Divine armonie. Il Rinascimento in Tobia Ravà
Asolo, Museo Civico
3 ottobre 2021 – 9 gennaio 2022
Mostra a cura di Patrizia Lazzarin e Maria Luisa Trevisan
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