Franco Angeli. Il velo di Maya
Il velo come pluralità di piani e relazioni
Catalogo della mostra. Galleria Marchetti, via Margutta 8, Roma. Dal 20 novembre 2018 al 18 gennaio 2019.
My New York. Giovanni Umicini
Il Maestro della Street Photography nella città "Mondo"
My New York. Giovanni Umicini. L’ultima opera editoriale di Giovanni Umicini prima della scomparsa. Un diario fotografico in grande formato del maestro della Street Photography. Ritratto in Polaroid della New York del 1985, scelta estrema e difficile. Con un testo introduttivo appassionato di Paolo Coltro in italiano e inglese.
Ottorino De Lucchi. La chiara visione
La sublimazione della scienza nell'arte
Questa non è una pittura che commuove; è una pittura che consola, come capita dopo una notte insonne quando, dalle persiane socchiuse, passa un filo di luce per dirti che l’alba è arrivata. E in questa notte che stiamo vivendo, anche la speranza di un’alba che sfiora il cuscino, rappresenta il miraggio di una resurrezione.
Non so se sia più importante il dire o il non dire. Ma se l’arte è comunicazione è bene che il dire sia fatto di realtà e non di aforismi; è bene che il linguaggio sia comprensibile e la scrittura chiara. Parlando, gridando o cantando, la parola, il grido o il canto devono passare come l’acqua del torrente sui sassi che sporgono, per riceverne la frescura.Canti pacati di silenziosa attenzione, testo in catalogo di Giorgio Scalco
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Ottorino De Lucchi
La chiara visione
Galleria d’Arte Nino Sindoni, Asiago (VI)
7 dicembre 2018 – 7 gennaio 2019Mostra a cura di Nino Sindoni
Organizzazione di Alessandra Sindoni
Catalogo a cura di Alberto Buffetti
Testi di Enrico Facco e Giorgio Scalco
Poesia di Alberto Buffetti
Grafiche Turato edizioni
Pierantonio Tanzola. Luomo
Un esploratore disilluso e arcigno dei paradossi dell'uomo contemporaneo
Artista poliedrico Pierantonio Tanzola – fotografo, pittore, musicista – qui nelle vesti di poeta. Esploratore disilluso e arcigno delle contraddizioni del presente, scandaglio nelle profondità del nonsenso e dei paradossi dell’uomo contemporaneo, cartografo di mappe semiologiche alla disperata ricerca dei punti cardinali e di un senso.
L’Organo che voleva essere una chitarra
Un racconto di Marialuisa Gazerro
Marialuisa Gazerro. L’Organo che voleva essere una chitarra. Illustrazioni di Alessandra Corredig
Ferrariæ Decus n. 33
Omaggio a Biagio Rossetti
Ferrariae Decus 33 | «Grande così quanto forse ignorato»: omaggio a Biagio Rossetti
Biagio Rossetti, da apprendista a maestro muratore. Un omaggio in occasione delle celebrazioni nel cinquecentenario della morte.
Georges de Canino. Kaddish
Arte, storia, memoria 1938-2018
Georges de Canino. Kaddish. Arte, storia, memoria 1938-2018. […] Nei suoi quaranta anni da artista Georges de Canino ha sempre celebrato la memoria: certo, lui ebreo romano d’elezione, respira dalle finestre di casa sua i profumi del ghetto ebraico, ma la sua formazione culturale italo-francese, il cielo natale di Tunisi, l’amore per i classici, per la musica, per la letteratura, non possono limitarlo nel ruolo solo del pittore della Shoah. Allora non possiamo dimenticare le opere dedicate ad Antinoo, ai paesaggi romani, ai prigionieri di via Tasso, ai giovanissimi tra i martiri delle Fosse Ardeatine, a Salvo d’Acquisto, a San Sebastiano del polittico della chiesa del Presidio Militare alla Cecchignola. Celebra con la sua pittura, con egual impeto, la grandezza dei miti classici e il sacrificio dei martiri e viene da interrogarsi su questa sua costante esigenza al richiamo mnemonico: si tratta di una scelta o di un destino? […]
Galleria d’arte La Nica. Viale Mazzini 1 – 00195 Roma. 25 gennaio – 1 febbraio 2018
Venti di Jazz. I 20 anni del PJF
Nei volti dei protagonisti
Venti di Jazz | i 20 anni del Padova Jazz Festival nei volti dei suoi protagonisti
Catalogo della mostra. Padova, Scuderie di Palazzo Moroni. 13 ottobre – 19 novembre 2017
Agostino Bonalumi – Giampiero Malgioglio
The Think Different
Agostino Bonalumi – Giampiero Malgioglio . The Think Different
Catalogo della mostra. Ulisse Gallery Contemporary Art, Via Capo le Case, 32 – Roma. Dal 31 maggio al 31 luglio 2017.
Giovanni Stradone. Metamorfosi
Opere dagli anni Trenta agli anni Sessanta
Un’antologica dedicata al grande pittore della tarda Scuola Romana, considerato da critici e storici dell’arte come uno dei maggiori esponenti dell’espressionismo italiano ed europeo, ma non ancora sufficientemente noto al pubblico, né valorizzato come meriterebbe nel panorama delle esposizioni e del mercato dell’arte. La mostra (a cura di Silvia Pegoraro), è realizzata con la collaborazione dell’Archivio degli Eredi Stradone, e comprende una cinquantina di opere, tra cui numerosi e importanti lavori inediti. Catalogo in galleria (Edizioni Grafiche Turato) con testi della curatrice, di Maria Vittoria Marchetta, di Cristina Liscaio e di Letizia Stradone, nipote dell’artista, pagine inedite di Giovanni Stradone e un’antologia di testi critici.
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Galleria d’arte La Nica
Viale Mazzini 1 – 00195 Roma
Alberto Sabatini. Gli Organi musicali
Nell’antica chiesa di San Francesco dell’Osservanza a Padova
Gli Organi musicali nell’antica chiesa di San Francesco dell’Osservanza a Padova. Alberto Sabatini.
La chiesa di San Francesco a Padova vanta antichissime tradizioni organarie: è probabile che questo sia avvenuto già subito dopo la fondazione, cioè alle soglie del terzo decennio del Quattrocento. Pare che il primo Organo a comparire tra le volte di questo antico tempio sia stato opera di un religioso, forse del minorita fra’ Bartolomeo.
Sei secoli di storia
La storia inizia a delinearsi chiaramente nel 1445, quando Bernardo d’Alemagna, un organaro teutonico residente a Venezia, sottoscrive un contratto per la costruzione un nuovo strumento. Nel 1524, dopo un consistente ampliamento della chiesa, l’Organo venne avvicendato da un’opera più corposa di Giovanni Pietro che, nel 1537, fu sottoposta ad un fallimentare intervento di restauro da parte del bresciano Giovanni Battista Antegnati (poi protestato e oggetto di una accesa querelle). Dopo vari progetti, presentati alla fine del secondo decennio del XVIII secolo da parte di Michele Colberg, Filippo Martinoto e Valentino Martinazzi per la modifica del quadro fonico (presumibilmente attuata nel 1719), lo strumento fu oggetto di un più convincente restauro da parte di «Pre’ Paolo di Sebenico», al secolo don Pietro Nachini. Le soppressioni napoleoniche degli ordini religiosi decretarono la chiusura del cenobio francescano nella città antenorea: innumerevoli opere d’arte vennero saccheggiate dalla soldataglia francese e l’Organo, requisito, passò in mano al Demanio.
L’arte degli Organi
Nella Pontificia Basilica di Sant'Antonio a Padova
L’arte degli Organi nella Pontificia Basilica di Sant’Antonio a Padova. Alberto Sabatini. Il patrimonio meno visto ma più ascoltato della Pontificia Basilica del Santo, quello organario. Ad opera del Maestro e studioso Alberto Sabatini, organista della Basilica da quasi un trentennio, l’agile e raffinata guida traccia con linguaggio leggero uno “schizzo” di otto secoli di storia organaria, un itinerario misconosciuto e inaspettato che appassionerà i fedeli o i turisti più curiosi.
Tanzola. Visi d’arte
Ritratto come indagine psicologica
Pierantonio Tanzola . Visi d’arte
Padova, Palazzo della Ragione. Dal 18 ottobre al 6 novembre 2016. A “Babele a Nord-Est” i ritratti fotografici di scrittori e artisti scattati da Pierantonio Tanzola. Nato a Udine nel 1963, Tanzola vive e lavora a Padova. È pittore, fotografo e filmaker.
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[…] mentre aspetti, in un tempo sospeso tra il tasto premuto e lo scatto dell’obiettivo, sembra di essere catturati, messi in gabbia, sepolti da un’improvvisa ventata di luce, perché in quei pochi secondi di attesa e di trasformazione del sé in immagine ci si sente esseri di luce e allo stesso tempo si percepisce che non è del vedere che si sta parlando, ma della materia di cui è fatto lo sguardo
Da Attesa e trasformazione, testo in catalogo di Marco Franzoso
Il Giappone di Fosco Maraini
Uno spirito aperto senza bandiere
Il Giappone di Fosco Maraini
Immagini, appunti, progetti
Fondazione Cominelli
Cisano di San Felice del Benaco
30 luglio – 2 ottobre 2016
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“Trent’anni di studio amorevole del Giappone, del suo popolo, della sua lingua e della sua cultura sono stati una progressiva scoperta dell’unità e della continuità che sussistono sotto una superficie di confusione e mutamento”. Così scrive Fosco Maraini nel 1971, nella prefazione a Japan. Patterns of continuity (tradotto in italiano nel 2006 col titolo Giappone Mandala).
Le affinità spirituali tra il grande etnologo e orientalista fiorentino e quel lontano Paese, che proprio Maraini contribuì in modo determinante a far conoscere all’Occidente, emergono in questo catalogo nelle testimonianze delle figlie Dacia e Toni, della nipote Yoi e della seconda moglie, Mieko Namiki Maraini. […]
Lo specchio del cervello . Perfetti-Chiappin
La scienza di Carlo Perfetti, l'arte di Silvano Chiappin
Carlo Perfetti, Silvano Chiappin | Lo specchio del cervello
“Questo libro di scienza, piccolo e bello, rimarrà a lungo nella memoria come la testimonianza di un pensiero scientifico innovativo del prof. Perfetti: la mano come la mente. Il fotografo Silvano Chiappin è riuscito a fissare nelle immagini il profondo senso di quest’idea. […]
Shozo Miyamoto
Associazione Giapponese per gli Studi di Esercizio Terapeutico Conoscitivo
N.B.: una sola copia disponibile, con copertina morbida
Mauro Staccioli. Creare scultura…
... significa esistere in un luogo
Mauro Staccioli | “Creare scultura significa esistere in un luogo”
Catalogo della mostra. Galleria d’Arte Marchetti, via Margutta 8, Roma. Dal 19 maggio – 9 luglio 2016.
[…] “Una cosa mi preme sottolineare, e cioè l’immediatezza della comunicazione, un certo tipo di semplicità che non deve essere intesa per semplicismo; l’oggetto, la scultura, intendo che sia qualcosa di estremamente semplice e di più larga possibile lettura, pur consapevole che si deve tener conto, che è necessario tener conto (…) che ogni tipo di lettura richiede la conoscenza, il possesso dei codici”. […] “da una parte, il riferimento al mio lavoro è il rapporto uomo ambiente (…). Dall’altra parte il tentativo, l’intenzione di rendere semplice ed esplicita la formalizzazione, l’articolazione plastica del mio lavoro, delle mie ‘sculture’” […]*
* Mauro Staccioli – “Dialogo” con Gillo Dorfles, cit., p. 72.
Offerte interessanti
Alberto Sabatini. Organi e organari nel Veneto tra XVIII e XXI secolo. Uno studio frutto di tre lustri di intense ricerche, svolte direttamente “sul campo” e in sede archivistica, attingendo soprattutto all’ingente corpus documentario storico inedito, custodito presso l’archivio privato dell’autore, donato allo stesso dagli ultimi esponenti di quattro storiche ditte organarie padovane.
Costituisce una capillare e sistematica ricognizione dell’immenso patrimonio organario della Diocesi di Padova. Il lavoro qui presentato, che per comprensibili esigenze editoriali non ha la pretesa di essere esaustivo, vuole rappresentare una sorta di catalogo d’arte della Diocesi di Padova: una circoscrizione vescovile che, sin dal Barocco, è stata la culla dell’arte organaria veneta e terra d’origine di organari di vaglia.
Seneca & Leandro Barsotti, Love+. Seneca+Barsotti e Barsotti+Seneca generano un’esplosione che acceca e assorda e, con sapiente garbo, accompagna. Il viaggio è dentro. Le parole sono sussurrate e risuonano in un’eco grafica e pittorica. La parola scritta scivola nel tratto. Il gesto pittorico declina nel dire. Non si bastano più, fluiscono senza confondersi l’una nell’altra CONTAMINANDOSI, e si rafforzano a vicenda, completandosi.
My New York. Giovanni Umicini. L’ultima opera editoriale di Giovanni Umicini prima della scomparsa. Un diario fotografico in grande formato del maestro della Street Photography. Ritratto in Polaroid della New York del 1985, scelta estrema e difficile. Con un testo introduttivo appassionato di Paolo Coltro in italiano e inglese.
Na God. A. Esiebo e A. Butticci. Na God is an expression in West African Pidgin English that means ‘It’s God!’ When people unexpectedly hear good news, experience a miracle, receive a gift, or when something right or remarkable happens, that is when we might hear Nigerians and Ghanaians say ‘Na God.’ The expression is much more than a mere exclamation; it is part of a way of experiencing the world, acknowledging the presence of supernatural powers, and communicating and mediating experiences of daily living. Na God is part of the aesthetics with which African Pentecostals reiterate their link with God and with their community, and within it contains a piece of the story of Nigerian and Ghanaian Pentecostalism and their way of navigating and responding to colonial inheritances of language and religion. _Annalisa Butticci