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Fluttuazioni del visibile Artisti fra immagine e figura

Fluttuazioni del visibile. Fra immagine e figura

Rompere il regime mediatico delle immagini senza sensi e senza senso

25,00 

Fluttuazioni del visibile. Fra immagine e figura. Catalogo della mostra: Galleria Marchetti, via Margutta 8, Roma. 25 gennaio – 9 marzo 2024, a cura di Silvia Pegoraro.

Franco Angeli
Bruno Ceccobelli
Mario Ceroli
Giacinto Cerone
Tano Festa
Luisa Gardini
Alberto Gianquinto
Giuseppe Maraniello
Achille Perilli
Mario Schifano
Giuseppe Spagnulo
Giulio Turcato

Il baco da seta copertina esapolisIl baco da seta panoramica

Il baco da seta. Storia, cultura, tradizioni e scienza

25,00 

Nuova edizione del volume celebrativo edito in occasione del centenario della Stazione Bacologica Sperimentale di Padova. Dopo un decennio e tre anni dal suo esordio Il baco da seta. Storia, cultura, tradizioni e scienza, testimonianza e documento delle preziose collezioni seriche, si rigenera in una riedizione celebrativa. Questa non è solo un omaggio al centesimo anniversario della posa della prima pietra della Stazione Bacologica Sperimentale, ma è anche il riconoscimento della duratura efficacia di un modello innovativo che ha sapientemente combinato un centro di divulgazione museale a un ente di ricerca di eccellenza.

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Notargiacomo-Asdrubali. Dittico

Catalogo della mostra. Galleria d'Arte Marchetti

25,00 

Notargiacomo-Asdrubali. Dittico. Catalogo della mostra: Galleria Marchetti, via Margutta 8, Roma. 27 aprile – 24 giugno 2023, a cura di Silvia Pegoraro.

Ferrariæ Decus n. 35

Edizione speciale con supplemento monografico

25,00 

Ferrariae Decus 35 |  + Supplemento monografico
In 2 volumi una esaustiva indagine sul complesso epigrafico degli Statuti del 1173.

lucia romanelli catalogo opere 1971-2021

Lucia Romanelli. Opere 1971-2021

Accenni di leggerezza e di forme

15,00 

Lucia Romanelli. Opere 1971-2021. […] Si tratta spesso di esili immersioni spaziali, di accenni di forme convocate a dar vita a monumenti minimi in cui i materiali si librano in sorridenti ironie, in negazioni più che in affermazioni di volumetrie stereometriche. È una fase del lavoro dell’artista nella quale il rigore della ricerca si sposa alla dimensione ludica: la leggerezza di Melotti accostata ai trompe-l’œil di Munari. La solidità di uno zoccolo si sfrangia nella levità di un minuscolo vessillo dorato oppure si fa artiglio oppure asta o pennone o ala di carta. Ma cambiando il punto di vista ecco una merlatura, un graffito, una nuvola o un ricciolo. […]

Giandomenico Romanelli

roma 50-60 galleria marchetti pegoraroroma 50-60 galleria marchetti pegoraro attardi

Roma 50-60. Un’avventura fra immagine e materia

Due decadi di semi e di frutti

25,00 

Catalogo della mostra. Galleria Marchetti, via Margutta 8, Roma. Dal 9 giugno – 28 luglio 2022, a cura di Silvia Pegoraro. Un percorso attraverso opere realizzate negli anni ’50 e ’60 da 25 artisti attivi a Roma in quei due intensissimi decenni della vita socio-culturale italiana, artisti di diverse generazioni, rappresentativi di diverse tendenze stilistiche e tipologie di lavoro: gli sviluppi della Scuola Romana (Giovanni Omiccioli, Carlo Quaglia, Antonietta Raphaël, Giovanni Stradone, Alberto Ziveri); gli sviluppi dell’astrattismo di Forma 1, e altre esperienze di ricerca sull’astrazione (Carla Accardi, Luigi Boille, Piero Dorazio, Gastone Novelli, Achille Perilli, Mimmo Rotella, Piero Sadun, Antonio Sanfilippo, Giulio Turcato); il realismo, tra espressionismo e impegno sociale (Ugo Attardi, Giovanni Checchi, Mino Maccari, Marcello Muccini, Renzo Vespignani); la versione romana della Pop Art (Franco Angeli, Mario Ceroli, Tano Festa, Renato Mambor, Mario Schifano, Cesare Tacchi).

Giulio Turcato Colori mai visti galleria marchetti

Giulio Turcato. Colori mai visti

Il colore come innesco di creatività e conoscenza

25,00 

Catalogo della mostra. Galleria Marchetti, via Margutta 8, Roma. Dal 15 aprile al 17 giugno 2021, a cura di Silvia Pegoraro.

***

Il bagaglio leggero di un viaggiatore a caccia di arcobaleni. Un perfetto connubio di dati scientifici, psicologici e poetici caratterizza tutta l’opera di Turcato. La capacità di conciliare valori strutturali-cromatici e valori percettivi-emotivi del colore è al servizio della sua poetica di viaggiatore a caccia di arcobaleni: un’espressione che forse rende il senso di ricerca indefessa, di attenzione infinita, di acutissima tensione emotiva e di dedizione assoluta di un grande artista nei confronti di quell’entità assolutamente evidente, eppure irriducibilmente enigmatica che è il colore. […]

– Silvia Pegoraro, dal testo critico in catalogo

 

Scritture del tempo. Santina RicuperoScritture del tempo. Santina Ricupero canicattini cimitero

Scritture del tempo. Santina Ricupero

Suggestioni di luoghi e radici

15,00 

Il tempo ha scritto la sua storia su muri screpolati, foto scolorite e mutevoli forme dell’architettura, nelle pietre corrose e nelle incisioni quasi cancellate. La forza della natura e della vita si fa spazio in piccole fessure di una tomba e di basamenti sconnessi, con fiori e piante talora di incredibile bellezza. S.R.

8% Off
seneca&leandro barsotti love+seneca&leandro barsotti love+

Seneca & Leandro Barsotti. Love+

Un incrocio immersivo di espressività e sentimento

30,00 

Seneca & Leandro Barsotti, Love+. Seneca+Barsotti e Barsotti+Seneca generano un’esplosione che acceca e assorda e, con sapiente garbo, accompagna. Il viaggio è dentro. Le parole sono sussurrate e risuonano in un’eco grafica e pittorica. La parola scritta scivola nel tratto. Il gesto pittorico declina nel dire. Non si bastano più, fluiscono senza confondersi l’una nell’altra CONTAMINANDOSI, e si rafforzano a vicenda, completandosi.

ferrariae decus ravaioliferrariae decus ravaioli supplemento

Ferrariæ Decus n. 34 . In ricordo di Renzo Ravaioli

Con supplemento monografico

20,00 

Ferrariæ Decus n. 34 . In ricordo di Renzo Ravaioli. Supplemento monografico. In 2 volumi un ricco compendio di saggi che abbracciano epoche e argomenti diversi accomunati dal fil rouge del protagonismo di Ferrara e del ferrarese.

Un supplemento alle ricerche di Laura Graziani Secchieri risponde alla volontà di offrire a lettori e studiosi in un corpus organico l’esito di ricerche che da anni l’autrice, infaticabile perlustratrice di archivi, conduce. L’intento di Spazi urbani liminali di marginalità nella Ferrara di età tardo medievale e primo moderna, che esplora in particolare gli spazi riservati al meretricio controllato, alle lavorazioni inquinanti e ai cimiteri ebraici, è dichiarato dalla stessa Graziani Secchieri in apertura del suo lavoro: “pur essendo la matrice da cui prendono avvio queste riflessioni, la marginalità e l’emarginazione degli individui non sono il cuore di questa proposta che si incentra sull’analisi urbanistica e costruttiva delle aree liminali della città [di Ferrara]. L’inquadramento giuridico e spaziale iniziale su cui si fonda questo studio prende forma dagli Statuti del 1287, che permettono di definire quali fossero le attività proibite e ritenute più pericolose per l’ordine interno”. […] Dall’editoriale introduttivo di Michele Pastore, Marialucia Menegatti.

Tobia Ravà Algoritmi trascendentali Fondazione Bevilacqua La Masa Venezia CopertinaTobia Ravà Algoritmi trascendentali Fondazione Bevilacqua La Masa Venezia bosco di vino

Tobia Ravà. Algoritmi trascendentali

La potenza evocativa del segno attraverso i secoli e le culture

30,00 

Gli algoritmi sono dappertutto, così come diceva Pitagora che tutto è numero. Essi sembrano essere insostituibili ed in grado di risolvere qualsiasi problema. A partire dal 1996 Tobia Ravà ha cominciato ad inserire nelle sue opere cifre alfanumeriche derivate dall’alfabeto ebraico, con una logica che nel corso degli anni si è fatta sempre più stringente. In questa mostra propone i suoi lavori come percorsi algoritmici in cui qualsiasi elemento – anche nell’ambito del trascendente – è legato da una logica di senso attraverso la ghematrià (permutazione lettera-numero) ed i concetti base della kabbalah (“ricezione”, tradizione mistica del pensiero ebraico).
L’artista è riuscito ad operare una mirabile sintesi del suo percorso esistenziale, artistico e culturale tra simbolismo, surrealismo, forme elettromorfe, graffitismo e grafismo, creando un genere nuovo che possiamo definire concettualismo estetico, in quanto alla logica serrata dei percorsi ghematrici e dei diversi livelli di lettura dell’opera, si aggiunge l’aspetto accattivante delle forme e dei colori. Nei suoi lavori ritroviamo Venezia, la sua città, la cultura ebraica, e quella mitteleuropea assorbita da parte materna (con la letteratura e la musica), ma anche la matematica da parte paterna (i nonni, padre e tre zii ingegneri), e la semiotica appresa all’Università di Bologna da Umberto Eco e Omar Calabrese. […]

Da Algoritmi trascendentali, testo in catalogo di Maria Luisa Trevisan

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Luigi Boille. Luoghi di luce, scrittura del silenzio

Il maestro del "segno" e dell'Informale

25,00 

Luigi Boille. Luoghi di luce, scrittura del silenzio. Catalogo della mostra. Roma, Musei di Villa Torlonia, Casino dei Principi. Dal 21 giugno al 3 novembre 2019. La mostra, curata da Claudia Terenzi e Bruno Aller, con il sostegno dell’Archivio Luigi Boille, presenta una panoramica di più di ottanta opere che raccontano il percorso artistico del Maestro dal 1958 al 2015.

Il segno è l’elemento distintivo della ricerca artistica di Luigi  Boille, uno dei grandi protagonisti dell’Informale. Artista rigoroso, non si discostò mai dalla ricerca della pittura purissima. Nel 1964, a New York per il Guggenheim International Award, fu chiamato a rappresentare l’Italia con Lucio Fontana, Giuseppe Capogrossi, Enrico Castellani. Come ha scritto il critico francese Pierre Restany nel 1959, «a differenza di coloro che traggono soddisfazione da certezze momentanee, egli non è mai rassicurato dalla sua pittura (…). Cerca attraverso ciascuna tela i possibili passaggi, gli sbocchi verso nuove situazioni». Una definizione che si attaglia a tutto il percorso artistico di Boille: una ricerca instancabile, mossa da inesauribile curiosità e suggestione. A tutt’oggi la sua fama è assai più consolidata in Europa e nel mondo che in Italia, nonostante l’eccezionale qualità del suo lavoro e la sua inconfondibile cifra stilistica lo pongano al livello dei maggiori maestri italiani del secondo Novecento.

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