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Luigi Boille. Luoghi di luce, scrittura del silenzio

Luigi Boille. Luoghi di luce, scrittura del silenzio. Catalogo della mostra. Roma, Musei di Villa Torlonia, Casino dei Principi. Dal 21 giugno al 3 novembre 2019. La mostra, curata da Claudia Terenzi e Bruno Aller, con il sostegno dell’Archivio Luigi Boille, presenta una panoramica di più di ottanta opere che raccontano il percorso artistico del Maestro dal 1958 al 2015.

Il segno è l’elemento distintivo della ricerca artistica di Luigi  Boille, uno dei grandi protagonisti dell’Informale. Artista rigoroso, non si discostò mai dalla ricerca della pittura purissima. Nel 1964, a New York per il Guggenheim International Award, fu chiamato a rappresentare l’Italia con Lucio Fontana, Giuseppe Capogrossi, Enrico Castellani. Come ha scritto il critico francese Pierre Restany nel 1959, «a differenza di coloro che traggono soddisfazione da certezze momentanee, egli non è mai rassicurato dalla sua pittura (…). Cerca attraverso ciascuna tela i possibili passaggi, gli sbocchi verso nuove situazioni». Una definizione che si attaglia a tutto il percorso artistico di Boille: una ricerca instancabile, mossa da inesauribile curiosità e suggestione. A tutt’oggi la sua fama è assai più consolidata in Europa e nel mondo che in Italia, nonostante l’eccezionale qualità del suo lavoro e la sua inconfondibile cifra stilistica lo pongano al livello dei maggiori maestri italiani del secondo Novecento.

25,00 

Disponibile

Il segno di Boille, svolgendosi e modulandosi come pura frase pittorica, realizza e comunica uno stato dell’essere, di immunità o distacco o contemplazione.

Luigi Boille. Luoghi di luce, scrittura del silenzio. Luigi Boille è nato a Pordenone nel 1926. Terminati gli studi romani (diploma di Belle Arti e laurea in Architettura), nel 1950 si stabilisce a Parigi. Dopo le prime mostre, nella storica galleria Facchetti nel 1954 e la prima personale alla galleria Lucien Durand nel 1955, entra in contatto con Pierre Restany, che lo avvicina al gruppo della Jeune École de Paris, con la quale espone in numerose collettive tra cui Nuove tendenze dell’Arte italiana, alla Rome/New York Art Foundation di Roma (1958). Conosce il celebre critico Michel Tapié che lo inserisce attivamente nel vivace clima culturale della capitale francese, nell’équipe della galle-ria Stadler, nelle grandi mostre in Europa e in Giappone con il gruppo Gutai. In Italia nel 1957 espone nelle gallerie di Carlo Cardazzo a Roma e Milano. Nel 1964, su invito del curatore Lawrence Alloway, Boille rappresenta l’Italia al Guggenheim International Award di New York, insieme a Capo-grossi, Castellani e Fontana.

Nel 1965, tornato a Roma, partecipa alla Quadriennale e nel 1966 espone cinque grandi opere alla XXXIII Biennale di Venezia, dove ritornerà nel 2011.

Peso

0.9 kg

Formato

21 x 25,5 cm

Pagine

160

Curatore

Claudia Terenzi, Bruno Aller

Anno

2019

Rilegatura

Brossura cucita con alette

ISBN

9788898997732

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